La proposta riabilitativa esistenziale di Rolando Toro Araneda, risulta essere tra quelle analizzate, trasversale a tutte le altre terapie poiché agisce simultaneamente sulla stimolazione cognitiva, comportamentale e sensoriale, agisce cioè su tutti gli aspetti dell’essere umano; la musica, il movimento e la Vivencia, sono alla base della metodologia applicata ad una sessione di Biodanza ed hanno accesso diretto alla persona perché seguono dinamiche comunicative non verbali e pre-verbali e sono sentite e vissute nel momento.

Applicare la Biodanza quale TNF riabilitativa alle persone colpite da demenza senile a vari gradi, fino ai malati di Alzheimer, grazie alla modalità con la quale viene proposta, significa riuscire a stimolare la gioia di vivere e la tensione alla vita, al vivere. Gli esercizi proposti basati sul contatto gentile e affettivo, hanno l’obiettivo di agevolare l’espressione dell’Io e l’integrazione con sé stessi; nondimeno danno la possibilità di poter ristabilire un contatto con i propri cari e una comunicazione sul piano affettivo che va aldilà delle difficoltà motorie e mnestiche dei pazienti.

Biodanza permette di ristabilire un contatto con sé stessi e con il mondo, inducendo Vivencia integranti e positive che rafforzano l’autostima e la percezione di essere vivi stimolando la voglia di vivere, restituendo la dignità di essere umano andando oltre la patologia.

In un contesto come la RSA dove la persona affetta da demenza si sente smarrita e senza punti di riferimento, la Biodanza aiuta a ristabilire il contatto con sé stessi e con i propri cari.